lunedì 27 ottobre 2008

La Sinistra democratica del Fvg si interroga su sanità e welfare regionale. Istituito un forum permanente sulla materia

Un Seminario dal titolo “La Sanità e le politiche sociali in Friuli Venezia Giulia per una proposta politica alternativa e di opposizione alle scelte regressive del centro – destra” si è svolto a Palmanova, l'iniziativa era organizzata dalla Sinistra Democratica del Friuli Venezia Giulia con il contributo del Gruppo Consiliare Regionale de La Sinistra L’Arcobaleno.

Al convegno ha partecipato il Consigliere Regionale de La Sinistra L’Arcobaleno Stefano Pustetto che ha illustrato brevemente la sanità regionale da "Illy a Tondo" evidenziando le criticità presenti e concentrando il suo intervento sulla necessità di eliminare i doppioni presenti nelle strutture sanitarie e sul fatto che manca un piano regionale per l’emergenza dato che l’attuale assessore regionale non starebbe dimostrando di avere una sua linea in materia. E’ stata anche sottolineata da Pustetto la necessità di dover avere una maggiore integrazione tra aziende ospedaliere e territorio, con un invito alla amministrazione regionale a bloccare le esternalizzazioni. presenti al convegno rappresentanti della Segretaria Regionale della CGIL, il sindacato ha evidenziato una seria preoccupazione sulla politica regressiva attuata sia in ambito nazionale che regionale. Tra gli esempi citati vi sono un fortissimo incremento della cassa integrazione, un minor gettito di entrate fiscali, e soprattutto minori risorse per il Welfare locale anche alla luce del decreto 112 emanato dal Governo nazionale che si somma a quanto previsto dal "libro verde" sullo stato sociale. Fra i partecipanti il medico pediatra del Burlo di Trieste – dr. Marino Andolina – che ha parlato del Piano Materno infantile e della grave situazione in cui a suo dire si viene a trovare il più importante ospedale per i bambini della regione. Ha concluso il seminario il coordinatore Regionale di Sinistra Democratica, Fulvio Vallon che ha ribadito che fine delliniziatuiva era quello di creare un forum continuo di lavoro a supporto dell’attività svolta dai consiglieri regionali in Friuli, forum che prossimamente verranno creati anche in ambito di altre materie.


Fonte: www.friulinews.it

lunedì 20 ottobre 2008

NON CI RESTA CHE IL TRENO. NEL 2020?

di Roberto Morelli
La terza e (in futuro) la quarta corsia sull'autostrada A4 saranno una gran bella cosa. Ma è possibile che nessuno abbia ancora alzato il ditino per far notare che Trieste, il cui accesso sarà escluso dal potenziamento, rischia d'esser tagliata fuori dai futuri assi di traffico? Le merci saliranno e scenderanno dal Brennero, da Tarvisio, da Gorizia. Perché mai dovrebbero incolonnarsi nel futuro imbuto da Villesse a Sistiana?

Nessuno lo dice, eppure è talmente evidente da sembrare banale. L'alternativa è peraltro sconfortante: se i mezzi non devieranno altrove, il tratto da e per Trieste diventerà un inferno, non dissimile da quel ch'è oggi la tangenziale di Mestre. Un collo di bottiglia nel punto in cui le tre (o quattro) corsie diventeranno due. Beninteso: la soluzione al caos dell'autostrada non è sull'autostrada, ma sui binari. Solo il treno, con la realizzazione dell'alta velocità, può decongestionare l'asfalto dalle quattro ruote, spostando su un mezzo più sicuro, veloce ed economico le merci e le persone.

Finché quest'alternativa non ci sarà, patiremo ingorghi sempre più lunghi e frequenti. Accade già: una volta si viaggiava da e per Milano e con l'incubo di Mestre o di Brescia, oggi ci si inchioda a Latisana o Palmanova. E non può essere altrimenti: più crescono le economie est-europee, più aumentano le merci che si scambiano e le persone che si muovono. Ma finché da Trieste a Lubiana s'impiegheranno tre ore di treno, non attendiamoci che un'impresa o una famiglia sana di mente ci monti sopra: in bicicletta, piuttosto.

E giacché la realizzazione dei binari veloci a Nordest non sta affatto in cima all'elenco delle opere finanziabili, e anzi su alcuni tratti lombardo-veneti non v'è neppure uno straccio di progetto, non scommetteremmo un euro sulla possibilità di vedere una ferrovia moderna dalle nostre parti entro il 2020. Di qui l'urgenza della terza corsia autostradale. Un'opera a suo tempo pensata da San Donà a Villesse, ma che l'esponenziale crescita dei veicoli tra un casello e l'altro, e l'impressionante volume d'incidenti, renderebbe necessario riprogettare fino a Trieste. Già si stima (e giustamente) di progettare la quarta corsia; ma, passata Villesse, sempre due ne resteranno. Il danno per il capoluogo sarà duplice: il disagio per l'accesso alla città, l'allontanamento dei traffici dalla direttrice triestina.
E non si tratta di solo passaggio. Tutte le esperienze territoriali dimostrano che lo sviluppo segue gli assi di comunicazione, e che senza vie non c'è sviluppo. Ecco perché è quanto mai sorprendente che tra gli esponenti e le istituzioni cittadine nessuno abbia ancora ritenuto di porre la questione. E fino al 2014, o il 2020? Resta il nodo di fondo. L'utilizzo delle strade va dissuaso, altrimenti incapperemo nella trappola dello sviluppo: più si cresce, peggio si vive. Qualcosa va fatto ora e subito. Bene sta agendo la Regione nel potenziare e promuovere il caricamento dei tir sui treni, per alleggerire almeno alcuni tratti autostradali, bene farebbero le società di gestione a chiedere un aumento di tariffe per i camion ai caselli.

L'argomento è spinoso e fa saltare la mosca al naso alle aziende di trasporto, ma è evidente che le attuali tariffe non rendono ragione della pericolosità, l'inquinamento e il "consumo" del manto stradale generato dai grandi veicoli. Se non si agisce presto, fra dieci anni un articolo simile a questo proporrà la quinta o la sesta corsia, mentre si stimeranno i nuovi binari per il 2030. Forse, magari.
(19 ottobre 2008)

fonte:ilpiccolo.repubblica.it

sabato 18 ottobre 2008

A4, la terza corsia sarà pronta nel 2014

Primi cantieri: Villesse-Gorizia e Mestre-San Donà

A4, la terza corsia
sarà pronta nel 2014

di Paolo Mosanghini

PORDENONE. Nel 2014 auto e Tir potranno sfrecciare sulla terza corsia dell’autostrada A4 Venezia-Trieste. La Regione detta i tempi per la realizzazione dell’opera che sarà lunga 110 chilometri e costerà (lavori ed espropri inclusi) un miliardo e mezzo di euro, serviranno 5 lotti per attivare i cantieri e ammodernare così un’arteria che vede passare 41 milioni di veicoli l’anno, 110 mila passaggi ogni giorno: un Tir ogni tredici secondi.

Gli assessori alla viabilità e ai trasporti del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, Riccardo Riccardi, che è anche subcommissario per la A4, e Renato Chisso - assieme al subcommissario Silvano Vernizzi - hanno presentato ieri a Pordenone il cronoprogramma che venerdì scorso il presidente della Regione - e commissario per l’e mergenza A4 - Renzo Tondo ha inoltrato alla presidenza del consiglio dei ministri.

La scelta del commissariamento - è stato ribadito - farà risparmiare tre anni per la realizzazione della terza corsia da Quarto d’Altino a Villesse, in direzione Trieste, e, in direzione Gorizia, fino al valico di Sant’Andrea, che si connette direttamente con la rete autostradale slovena. Il 2009 sarà l’anno dedicato alle attività progettuali e ai bandi di gara, il 2010 all’a pertura dei cantieri. La tabella di marcia indicata dall’assessore Riccardi prevede la partenza del cantiere nel tratto Villesse-Gorizia, che sarà completato nel 2012, anche perché è già cominciata la fase degli espropri; quindi toccherà (dal 2010) al tratto Passante di Mestre-San Donà di Piave completo nel 2013 con il nuovo casello di Meolo; poi il tratto San Donà di Piave-San Michele al Tagliamento entro il 2013; il nuovo casello di Alvisopoli sarà pronto nel 2013; il tratto Gonars-Villesse sarà pronto nel 2014; infine, il tratto Ponte Tagliamento-Gonars (compresa l’uscita di Palmanova con la variante della statale per Cervignano) sarà finito entro il 2014.


La struttura darà risposte all’aumento del traffico e anche alle esigenze di sicurezza dopo gli incidenti che si sono verificati negli ultimi tempi. E si pensa già anche alla quarta corsia. «Appare assolutamente necessario operare in modo che si possa già prevedere anche un’eventuale quarta corsia - ha affermato l’a ssessore Riccardi -. Ma i problemi della sicurezza andranno affrontati nella logica integrata dei trasporti e di un equilibrio tra i diversi sistemi modali. Già dalla prossime settimane attiveremo come ufficio commissariale un piano di emergenza per la gestione delle rete autostradale», ha anticipato.

L’assessore Chisso si è rammaricato per la perdita di almeno due anni nel commissariamento dell’opera durante il governo di centro-sinistra (il ministro delle Infrastrutture era Antonio Di Pietro) e ha espresso «soddisfazione per la concreta accelerazione data alla realizzazione delle terza corsia». «Se è positivo prevedere già anche la quarta corsia, tuttavia le nostre due Regioni stanno ragionando sul miglior utilizzo della modalità ferroviaria per il trasferimento e il trasporto di merci non essendo possibile pensare solo al trasporto su gomma», ha affermato Chisso.

Il subcommissario Vernizzi ha sottolineato l’importanza di aver dato priorità al tratto Quarto d’Altino (passante di Mestre) a San Donà di Piave perché con l’ormai prossima apertura del Passante (all’inizio del 2009) il traffico proveniente da 6 corsie (tre per ogni senso di marcia) si riverserà in un imbuto a 4 corsie con immaginabili problemi.

Il vicepresidente di Autovie Venete, Lucio Leonardelli, presente con il direttore generale Enrico Razzini, ha assicurato che la società è pronta a collaborare con l’ufficio del commissario per la piú rapida realizzazione possibile dell’opera e per limitare al massimo i disagi alla circolazione dei cantieri.

«Durante i lavori - ha assicurato Riccardi - verrà garantita la circolazione su due corsie per senso di marcia, anche se saranno inevitabili alcuni disagi al traffico: l’autostrada resterà comunque in esercizio regolare. Nel corso dei lavori per la terza corsia, saranno predisposte tutte le opere accessorie anche per la quarta corsia, ma - ha spiegato Riccardi - si sono voluti disgiungere i due progetti, per non rinviare di ulteriori due anni l’inizio dei lavori. Fondamentale sarà anche l’interconnessione con la modalità ferroviaria, per poter giungere, al piú presto, all’o biettivo dell’autostrada viaggiante», ha concluso.
(17 ottobre 2008)

Fonte: messaggeroveneto.repubblica.it

venerdì 17 ottobre 2008

E dopo?

giovedì 16 ottobre 2008

BF Ecc: Tintoria Astico, trasferta da brivido a Treviso

Sabato sera alle 20,30 alla palestra S.Antonino di Treviso la Tintoria Astico Sarcedo è chiamata ad una trasferta da brivido, infatti farà visita al Basket Treviso che è la formazione più accreditata da tutti gli addetti ai lavori come la squadra candidata n.1 alla promozione.

Molto si sa della squadra di coach Cuppone che ha tra le sue file giocatrici del calibro di Pellizzari, classe 1972, giacatrice che ha militato una carriera intera in A1 e che riesce a fare la differenza.
Costruita sull'ossatura solida della scorsa stagione, il Basket Treviso si è potenziato con l'arrivo di Sara De Bernardin ala molto forte e dotata di un'ottima mano dalla media distanza, Paola Cedolini, classe 1974, play di grandissima esperienza nella categoria, Moro, proveniente da Marghera, che unite alle riconfermate Conti, Meneghin, Pasqualini, Barisoni, Gracis, Verago, Mattiuzzo fanno un gruppo straordinario per la categoria.

Le prime due gare il Basket Treviso non ha avuto alcun problema con Palmanova (+12 alla fine) e con A.D. Serenissima Venezia (+25).
Bastano i nomi e le credenziali per capire le difficoltà di questa partita per Sarcedo. Dal lato Sarcedo coach Biasiolo dovrebbe recuperare sia Tonello che Marangoni e questo potrebbe permettergli di schierare la formazione tipo.
Ovviamente la Tintoria Astico Sarcedo andrà a Treviso per tentare di giocarsi le proprie possibilità e siamo certi che la partita sarà tutta da gustare.

mercoledì 8 ottobre 2008

Notizia inserita il 7/10/2008

XI Finalbowl

I Banditi si giocano lo scudetto a Lignano Sabbiadoro

Con le wild card disputate domenica scorsa a Vicenza si è completata la griglia delle squadre che il prossimo week end si contenderanno a Lignano Sabbiadoro l’undicesimo scudetto del campionato italiano di flag football senior.

Saranno infatti Grizzlies Roma, Leoni Palmanova ed a sorpresa i Lions Bergamo a unirsi al gruppo delle squadre già qualificate, Hedgehogs Mantova, Cleavers Cavriago, Gold Hunters Roma, X Men Reggio Emilia ed i Banditi Ferrara.

Nelle semifinali Grizzlies e Leoni erano infatti le formazioni date come favorite, mentre per gli orobici la qualifica rappresenta una vera novità, un evento che sorprende anche gli addetti ai lavori che vedevano altre squadre accreditate per la finalissima.

Le otto formazioni che disputeranno l’XI° Finalbowl saranno suddivise in due gironi con gli estensi che verranno raggruppati insieme a Mantova, Reggio Emilia e Bergamo, mentre nel secondo gruppo si daranno “battaglia” le due formazioni capitoline insieme a Palmanova e Cavriago in quello che viene già definito un vero “girone di ferro”.

Dopo le qualificazioni del sabato le prime due squadre classificate disputeranno le semifinali incrociate dalle quali scaturiranno le due formazioni che si giocheranno lo scudetto 2008.

Difficile fare pronostici, mai come quest’anno tutte le squadre presenti alla finalissima hanno la possibilità di centrare l’obiettivo, ma gli appassionati danno un leggero vantaggio per gli Hedgehogs Mantova ed i Gold Hunters Roma che nel corso della lunga stagione hanno mostrato grande solidità.

I Banditi Ferrara, giunti quarti nella stagione regolare, si stanno preparando al meglio per il grande evento e pur essendo consapevoli delle difficoltà che incontreranno, cercheranno in tutti i modi di mantenere sulle proprie maglie lo scudetto conquistato nello scorso campionato, presentando al finalbowl una formazione competitiva ed agguerrita che per la prima volta in stagione potrà contare su tutta la rosa dei giocatori avendo finalmente recuperato anche quelli infortunati.

Il presidente Raffaello Pellegrini è ottimista, ed è certo che la squadra, dimostrerà grande carattere e determinazione, e come spesso accaduto anche in passato, troverà la sua massima competitività nei momenti più importanti e difficili.

Non resta quindi che attendere domenica sera per conoscere i nuovi campioni d’Italia del flag football.


Fonte:www.estense.com/

A PALMANOVA INCONTRI DI APPROFONDIMENTO SULLA DIMENSIONE ADULTA DELLA FEDE

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