sabato 28 febbraio 2009

BALLAREEEEEEEEEE!

IL BALLO INVADE LIGNANO
Danza,2009-02-27 20:11:46
AL VIA 3.500 ATLETI PROVENIENTI DA TUTTA EUROPA
Provengono da tutta Italia ma anche da Francia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Svizzera, Slovenia, Croazia, Austria, Grecia, Bulgaria, Romania, Serbia e Montenegro. E hanno una sola cosa in comune: la voglia di ballare esibendosi di fronte a una delle più qualificate giurie internazionali, ballare per mettersi a confronto con atleti di tutta Europa, ballare per trovare nuovi sbocchi professionali. E' questo lo spirito che muoverà, tra meno di due settimane, dal 13 al 15 marzo gli oltre 3500 atleti provenienti da tutta Europa che convergeranno su Lignano Sabbiadoro (Udine) per partecipare al Trofeo internazionale Regione Friuli Venezia Giulia di danza. La nota località balneare, infatti, sarà monopolizzata per un lungo fine settimana dalla musica, dalle coreografie e da un esercito di ballerini di tutte le età. Dalla danza classica alla danza del ventre, ai balli di strada fino alle coreografie più spettacolari: la danza sportiva e artistica – un fenomeno in crescita, e non solo tra le bambine, anche al ritmo di sempre più incisivi reality e trasmissioni televisive – punterà i propri riflettori su Lignano.Un appuntamento fisso, organizzato dal Club Sunshine di Palmanova: nato come un evento di qualità, organizzato con l'obiettivo di sottoporre a giudici di fama internazionale il talento e le capacità artistiche di ballerini, il “Trofeo internazionale di danza Regione Friuli Venezia Giulia” è negli ultimi anni diventato un punto di riferimento europeo per chi fa della danza il proprio obiettivo di sport o di professione.Per tre giorni, dalle 10 del mattino a mezzanotte, il Palasport di Lignano sarà il palcoscenico che ospiterà le performance di solisti, duo e gruppi: ad ogni performance il tempo massimo di 5 minuti per impressionare la giuria, vincere la categoria ed essere ammessi nella fascia “Gold”, nonché poter ballare nel grande show finale -il “Gan Galà”-, in programma domenica 15 marzo alle 20.30. Un evento per appassionati, ma anche per il pubblico, che potrà seguire la tre giorni di danza in Palasport, seguendo il tipo di ballo preferito, perché l'evento non trascura nessuno, mettendo in pista, al giudizio degli esperti, tutte le specialità di questa particolare attività sportiva e ballerini di tutte le età. “Come ogni sport – ha spiegato l'organizzatrice e ideatrice della manifestazione, Teresa Simonutti – la danza è coinvolgente: c'è chi la pratica solo per passione, chi ne ha fatto un professione, chi ha grandi aspirazioni. Il nostro evento permette a tutti i ballerini, in tutte le diverse espressioni della danza, di competere ed esibirsi di fronte a una delle giurie più qualificate. Un concorso di danza che in passato ha già permesso a molti performers di mettersi in luce, e andare così a studiare, grazie a borse di studio, in importanti contesti e accademie internazionali”. Sul fronte del programma, nei tre giorni di gare verranno assegnate 62 targhe d'oro ed un totale di 186 premi, suddivisi in dieci specialità di danza di gruppo e piccolo gruppo (classica, moderna, jazz, street jam, swing, spagnola, orientale, freestyle, performing arts e fantasy) e quattro specialità di danza per coppia-duo e solista (classica, moderna, dance, ballroom). Particolarmente ricco è anche il montepremi destinato a titolo di rimborso spese ai primi tre classificati di ogni sezione e specialità: 124mila euro, incluso il superpremio finale destinato al vincitore assoluto del Trofeo Regione Friuli Venezia Giulia, assegnato al supervincitore del Master Gala di domenica sera.

Fonte:sevenpress.com

sabato 21 febbraio 2009

Dario Franceschini a Palmanova

I compagni di classe raccontano il giovane dc Franceschini

E Dario a sorpresa vinse al liceo

Marcello Pradarelli
Nella tasca dell’eskimo infilava il «Popolo»
Giocava a trionfo nella sezione del Pci
Bravissimo in italiano, ma studiava poco
Già l’Unità era considerato un giornale troppo di destra e quel pazzo di Franceschini arrivava in classe con il Popolo, organo ufficiale della Dc, infilato nella tasca dell’eskimo. Un’asimmetria totale tra look e politica, al limite dello sfregio specie per la mitica sezione E del liceo scientifico, da sempre la più rivoluzionaria a casinista del Roiti. Era proprio una questione di classe: esistevano solo destra e sinistra - possibilmente estrema - i democristiani non erano contemplati, i giovani democristiani, poi, appartenevano a una galassia solo immaginaria.
Ma le elezioni scolastiche, quelle dei famosi decreti delegati, le vinse proprio Dario con la lista Associazione studentesca democratica. Soffiò il posto di rappresentante di classe a Patrizio Fergnani, cattolico impegnato di sinistra, e spadroneggiò anche nel resto dell’istituto con grande sorpresa e amarezza di Alessandro Bratti, compagno di banco di Dario e compagno a tutti gli effetti, con un piede nel Pci e l’altro nel Collettivo studentesco che contestava il Pci.
Il Popolo in classe, però, era davvero troppo. «Gliel’abbiamo anche bruciato» rammenta Bratti, che fa una chiamata di correo a carico di Giorgio Ascanelli, proprio quell’ingegner Ascanelli che ha lavorato per il team Ferrari e ora è direttore tecnico della scuderia Toro Rosso. Dario sapeva come vendicarsi della goliardica intolleranza dei comunisti. Lasciava passare qualche giorno, poi colpiva. Gli bastava sfilare il tubino della miscela dal «Ciao» di Bratti per costringere il compagno di banco a farsela a piedi fino a casa.
«Ci siamo divertiti un sacco - ride il deputato Bratti - e studiare studiavamo poco, solo Ascanelli si dava da fare, Dario era nella media della classe, bravissimo in italiano, una frana in matematica. Era scarso anche a pallavolo, però era bravo come addetto stampa della 4 Torri» la società di volley che fece di Bratti un mito, specie fra le ragazze. A basket invece Dario il democristiano se la cavava bene e nei tornei scolastici non ce n’era per nessuno contro la terza, la quarta e la quinta E.
Fergnani, segretario del circolo Pd-Foro Boario, in nome del rendimento scolastico di ieri reclama un seggio a Strasburgo oggi: «Alla maturità dopo Ascanelli, cui negarono il 60 solo perchè ce l’avevano con tutta la classe, c’ero io, Franceschini era molto dietro. Se tanto mi dà tanto ambisco a diventare parlamentare europeo». Quanto indietro fosse Dario nessuno lo svela, una fonte non scolastica svela che strappò un poco onorevole 36, ma che poi si rifece con gli interessi a Giurisprudenza senza mai perdere un colpo. Lo studente Franceschini è in gamba a trionfo. Il luogo prediletto per giocare a carte era la sezione Enti locali del Pci, che alloggiava nella Torre dell’Orologio. Bratti aveva la chiave perchè suo papà Luciano era il segretario: busso, liscio e volo tra una falce e martello e una foto di Gramsci. E lui rimane imperterrito democristiano, sebbene di sinistra.
Marina Gionchetti, ora avvocato civilista, se lo ricorda bene il primo Dario: «Facevo anche io lo scientifico, ma ci siamo conosciuti quando la Dc fece un corso di formazione di tre giorni a Limone del Garda». Correva l’anno 1974, Dario aveva 16 anni, Marina 14. «L’anno dopo abbiamo fondato l’Asd e abbiamo vinto le elezioni scolastiche. Incredibile vero? Era convincente, nelle assemblee non lo fischiavano mai, mica come Perazzolo (oggi in Fi, ndr) che all’Ariosto non lo facevano parlare. Vincevamo perchè eravamo moderni, cesaroli nemmeno un po’. Io portavo gli zoccoli e le gonne lunghe (che era l’identikit femminista), Dario l’eskimo, i capelli lunghi e le Clark. Eravamo come gli altri giovani, solo che eravamo democristiani». E un po’ matti. Alla festa dell’Amicizia di Palmanova i giovani Dc capeggiati da Dario sfilarono per le strade gridando uno slogan che Marina ha stampato in testa: «L’Emilia è rossa/La faremo bianca!»
Bratti non si scandalizza: «Avevamo idee diverse, ma Dario è stato sempre un progressista». A vent’anni, nel 1978, Dario è costretto a diventare adulto politicamente. Conosce Zaccagnini e più di una volta fa il pendolare politico tra Ferrara e Ravenna, dove abita il segretario nazionale. Conosce Moro, che tiene seminari ai giovani dc, e quando le Brigate Rosse rapiscono il presidente della Dc, tocca a Dario andare in una piazza Municipale strapiena di bandiere rosse e bianche a parlare a nome dei movimenti giovanili dei partiti.
Quando finisce il discorso, sotto il palco l’aspetta Silvia, la ragazza che poi ha sposato e gli ha dato due figlie. Insieme corrono a Giurisprudenza, dove Dario deve dare il primo esame: ordinamento della Comunità europea. «E’ stato il primo di noi a laurearsi». Parola di Bratti, che rifinisce il ritratto a scopi di attualità: «E’ bravo Dario. E anche furbo».

martedì 10 febbraio 2009

Bravi! Coraggio, andate avanti!

Il 6 febbraio 2009 a Palmanova (UD), presso il magazzino nazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus, sono stati caricati due TIR di aiuti umanitari per la Bosnia-Erzegovina, uno per l’Ospedale Cantonale di Bihac e l’altro per una Scuola elementare sempre dello stesso capoluogo vicino al confine croato. Il carico era formato di materiale sanitario, medicale e paramedicale, disinfettanti, cerotti, letti da dialisi, letti da pronto intervento, da pronto soccorso, carrozzine per invalidi, deambulatori, apparecchiature per non vedenti, bisturi elettrici, negatoscopi, medicinali, un macchinario per la rilevazione di raggi X, vestiario per infermieri, per medici ed ammalati. Il materiale era nuovo o di ottima qualità.
Mentre nel secondo Tir sono stati caricati: Banchi di scuola, sedie, cattedre, lavagne fisse e girevoli, poltrone, vestiario nuovo e di ottima qualità, scrittoi, salvagenti per bambini. Totale colli n. 430 colli per un valore di €. 181.000,00.
I due TIR sono partiti a nome e per conto della Delegazione Nazionale Aiuti Umanitari e Protezione Civile l’Associazione Internazionale Regina Elena Delegazione Italiana Onlus, del Comune di Palmanova e della Protezione Civile Regionale Friuli Venezia Giulia della quale fa parte l’AIRH Onlus.
A questa nuova missione in Bosnia Erzegovina hanno collaborato: la Delegazione della Lombardia del Sovrano Militare Ordine di Malta, l’Ospedale di Monfalcone (GO), i Comuni di Cerro Maggiore (MI) e di Pregnana Milanese (MI), il Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Culturale Tricolore; per l’AIRH: la Segretaria Amm.va Nazionale Clara Tagliavini, la Delegazione lombarda aiuti umanitari e il Cav. Roberto Dognini con i suoi volontari; il P.I. Angelo Sciuccati fiduciario per Cerro Maggiore con i suoi volontari; la Delegazione di Ancona con il Cav. Giovanni Luciano Scarsato e Fiorisa Zepponi, in collaborazione con la CRI Provinciale e la Ditta Auchan; il Delegato Provinciale di Gorizia, Uff. Francesco Montalto, e la Socia Vincenza Di Natale; la Delegazione campana.
L’AIRH ringrazia Emin Blazevic ed Emilio Lavarone della Ditta MTK Srl di Palmanova per la disponibilità di uomini e mezzi; la Ditta Degano Automobili di Cervignano (UD) che ha messo a disposizione i capannoni per proteggere il materiale; la ditta Movest di Cervignano, la Casa di spedizione Friultras Spa di Porto Nogaro dei Fratelli Peruzzi per le operazioni doganali; la Direzione Doganale che con grande spirito di collaborazione ha aiutato nello svolgimento delle pratiche.
Questo convoglio è la nona missione in Bosnia Erzegovina dell’AIRH congiuntamente con il Sovrano Militare Ordine di Malta.

Fonte:www.caserta24ore.it

lunedì 9 febbraio 2009

MILIARDI!


Palmanova - La fortezza bussa alla porta dell'Unesco
Mauro Mazzilli
Mercoledì, 12 Aprile 2006 Il Gazzettino (Udine)
PALMANOVA La valutazione in termini monetari del costo del restauro della cinta è attualmente un’impresa estremamente difficile

Al lavoro la macchina burocratica per l’inserimento della città nel patrimonio mondiale tutelato


Sarà difficile ma val la pena di tentare. Parliamo dell'inserimento della città fortezza nel patrimonio mondiale tutelato dall'Unesco e delle difficoltà sorte dalla decisione dell'apposito comitato di ammettere una sola candidatura all'anno per ogni Stato che aderisce alla convenzione. Per conseguire questo risultato il primo passo è di avviare, in collaborazione con la direzione regionale e la soprintendenza, l'elaborazione della documentazione richiesta dall'Unesco. Palmanova attualmente si colloca all'incirca al trentesimo posto nell'apposita graduatoria ma fornendo in forma esaustiva i numerosi atti previsti è possibile sopravanzare di consistenti posizioni.

L'Unesco, che ha sede a Parigi, è un organismo che possiede i mezzi finanziari necessari per patrocinare con efficacia i beni che accoglie sotto la propria tutela senza dover assistere alle numerose volontà d'intenti che in questi anni si sono susseguite con dovizia per intervenire sul patrimonio architettonico palmarino e che non hanno avuto seguito per mancanza di adeguate risorse finanziarie. Valutare in termini monetari il costo del restauro della cinta fortificata è impresa estremamente difficile sulla quale per ora nessuno, neppure urbanisti e architetti, si è peritato ma certamente occorre un budget di spesa molto sostanzioso. Quindi soltanto un ente sovrannazionale potrebbe assumersi un onere così impegnativo. Si impone dunque una azione a lungo termine che non drammatizzi l'entità dei fabbisogni finanziari delle prime fasi di intervento. Un dato significativo elaborato dall'architetto Luciano Di Sopra, autore di numerosi studi sulla città e redattore del suo piano regolatore, parla di 6 mila metri quadrati circa di crolli delle incamiciature murarie spazialmente diffusi in tutto il contesto della cinta fortificata: un danno estremamente consistente che dà l'idea dell'opera da realizzare. D'altro canto, a parte i monumenti significativi prevalentemente racchiusi nel centro storico, Palmanova attualmente offre ben poco al turista. È proprio sui bastioni che la curiosità del visitatore potrebbe essere soddisfatta ma la proposta deve essere supportata da uno stato di conservazione accettabile. L'impegno della Pro Palma, che annualmente svolge un'azione di pulizia sui percorsi della cinta è lodevole quanto insufficiente poiché occorre far vivere i bastioni, farli percorrere e conoscere a chi viene a visitare la città.

A PALMANOVA INCONTRI DI APPROFONDIMENTO SULLA DIMENSIONE ADULTA DELLA FEDE

A PALMANOVA INCONTRI DI APPROFONDIMENTO SULLA DIMENSIONE ADULTA DELLA FEDE La Collaborazione p...