'Salute, gravi criticità nella Bassa friulana'
La denuncia della Uil Fpl Fvg: "Il personale è stanco e si sente abbandonato. O si cambia o sarà stato di agitazione"

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Pazienti costretti ad aspettare fuori dall'ospedale, sotto un gazebo in cui attendere il proprio turno per l'accettazione. Succede a Palmanova, dove bisogna attendere fuori dal Pronto Soccorso prima di poter entrare. Lo si legge in una nota del Movimento Cinque Stelle. "Una situazione inaccettabile, per la quale interrogheremo la Giunta regionale", affermano i consiglieri regionali pentastellati.
"Abbiamo ricevuto una segnalazione in merito proprio dalla famiglia di una persona anziana - spiega Ilaria Dal Zovo -. Mi sono recata personalmente sul posto e ho potuto constatare che non si tratta, come accade in altri ospedali, di un punto di primo accesso, ma di un luogo di attesa per i pazienti".
"La scorsa settimana - aggiunge il consigliere Andrea Ussai - ho presentato un'interrogazione sulla riorganizzazione del Pronto soccorso di Palmanova, rispetto alla sovrapposizione dei percorsi Covid e non Covid, evidenziata dal report ministeriale dopo l'ispezione di agosto. Interrogheremo nuovamente la Giunta regionale, perché è proprio dalla necessità di intervenire in questo senso che nascono i disagi".
Come spiega il capogruppo Cristian Sergo, presente a sua volta a Palmanova per approfondire la questione, "dopo alcuni mesi dal report del Ministero, a quanto pare, Asufc non ha affidato i lavori per superare questa e altre criticità sollevate".
"Ringraziamo gli operatori del Pronto soccorso di Palmanova, che si adoperano per fare in modo che il disagio derivante da questa situazione sia il minore possibile, soprattutto per gli anziani e le persone più fragili. Invitiamo i pazienti che hanno dovuto aspettare al freddo a segnalare il problema all'Ufficio relazioni con il pubblico e al direttore Denis Caporale - conclude Sergo -. Tutto potrebbe servire a smuovere l'Azienda sanitaria a risolvere problemi ben conosciuti da agosto".
È un’atmosfera di grande riconoscenza quello che si respira a Coderno e a Sedegliano, un sentimento rivolto a don Giannino Fuccaro (nella foto, a sinistra), che si appresta a salutare le comunità di cui è parroco dal 2007. Dopo quindici anni di ministero, domenica 6 marzo, don Fuccaro saluterà la comunità di Coderno durante la Santa Messa delle ore 11; la domenica successiva, 13 marzo, sempre alle 11, il saluto sarà rivolto alla comunità di Sedegliano. Nato a Chiusaforte nel 1936, don Giannino Fuccaro si ritirerà in quiescenza a Udine.
Il nuovo parroco di Sedegliano e Coderno sarà don Paolo Budai (nella foto, a destra). Udinese, classe 1965, don Budai è sacerdote dal 2008. Già da diversi anni svolge servizio pastorale in diverse Parrocchie della Collaborazione pastorale di Sedegliano, di cui – peraltro – è parroco coordinatore: dal 2011 è parroco di Grions di Sedegliano e San Lorenzo di S., dal maggio 2021 è anche parroco di Turrida. Sempre nel 2021 don Paolo Budai ha assunto l’amministrazione parrocchiale di Rivis e Gradisca di Sedegliano. Egli, inoltre, è segretario tesoriere della commissione economica del clero e assistente ecclesiastico di Coldiretti. Nel territorio della CP di Sedegliano sarà coadiuvato dal collaboratore pastorale don Stefano Don, appartenente alla Fraternità di San Carlo Borromeo.
Don Budai sarà accompagnato dall’Arcivescovo nel suo ingresso ufficiale nelle due nuove comunità, che avrà luogo domenica 20 marzo alle 11 a Sedegliano.
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