17.10.2022 – 07.30 – Un luogo della cultura inteso in forma globale, storico, culturale, turistico, paesaggistico, enogastronomico, didattico e ambientale da realizzare attraverso il restauro e la riqualificazione del compendio della caserma napoleonica Donato (ex Filzi) presente a Palmanova, a ridosso dei Bastioni patrimonio mondiale UNESCO. Questo è il progetto, del valore complessivo di 4 milioni di euro, presentato da 11 comuni della Bassa Friulana a valere sui fondi della concertazione tra Regione FVG ed Enti Locali.
La domanda di contributo è stata presentata dalle Amministrazioni Comunali di Aiello del Friuli, Bagnaria Arsa, Bicinicco, Campolongo Tapogliano, Chiopris Viscone, Gonars, Ruda, San Vito al Torre, Santa Maria La Longa, Torviscosa, Trivignano Udinese e Visco che rappresentano una popolazione di oltre 26.000 persone.
“Quello che vogliamo realizzare è un Museo del Territorio a disposizione e dove presentare tutto il territorio della Bassa Friulana. Crediamo nella forza dell’aggregazione, nel fare le cose assieme. Dentro i tre ampi piani di questa struttura, verranno messi in mostra i più importanti beni storici e paesaggistici del territorio, così come i prodotti enogastronomici locali. Un veicolo importante per illustrare ai turisti che giungono nella città stellata, tutto ciò che la Bassa Friulana può offrire”, commentano il Sindaco di Palmanova Giuseppe Tellini, assieme al vicesindaco Francesco Martines.
“Ben 11 comuni hanno convidiviso e sottoscritto convintamente il progetto. È la terza volta che presentiamo questo progetto sulla Concertazione. La prima volta eravamo solo 5, poi 10 e da quest’anno anche Aiello del Friuli. In un primo momento abbiamo fattivamente collaborato anche con l’Amministazione comunale di Cervignano del Friuli, con cui abbiamo già in essere altre progettualità anche sul PNRR. Purtroppo all’ultimo non è stato sottoscritto l’accordo. Rimane comunque la massima disponibilità alla collaborazione, anche per il futuro, tanto che, nel progetto del Museo del Territorio alla Filzi, verrà anche mostrata l’indubbia bellezza del Borgo di Strassoldo che condivide con Palmanova e Clauiano (Trivignano) l’ambita iscrizione a I Borghi più Belli d’Italia”, concludono i due amministratori.
Il fabbricato, eretto in muratura dai grandi spessori, si sviluppa su quattro livelli: piano interrato, piano terra, primo piano e sottotetto, per un totale di circa 3000 metri quadri.
L’obiettivo prioritario è rappresentato dalla tutela, salvaguardia, valorizzazione e promozione, dei beni del patrimonio etnoantropologico del territorio, nonché l’esposizione e divulgazione della conoscenza dello stesso, e per il quale il restauro e la riqualificazione del compendio della caserma napoleonica Filz rappresenta il punto iniziale per il riconoscimento dei valori comuni del territorio anche attraverso l’individuazione di apposite sezioni dedicate alla Rete dei Siti UNESCO Regionali, alla Rete dei Borghi più Belli d’Italia, alle Città di Fondazione, alle Ville e siti storici e ai percorsi naturalisti e agli itinerari della Prima e Seconda guerra mondiale presenti sul territorio delle Amministrazioni aderenti all’accordo.
L’edificio della Caserma Napoleonica potrà diventare quindi un luogo dove presentare e raccontare un intero territorio, le sue unicità e la sua storia, la sua cultura e le sue persone. Un raccoglitore di pregevolezze che potranno fare da traino per uno sviluppo turistico e di valorizzazione storico-culturale dei singoli luoghi aderenti all’iniziativa. I visitatori che fruiranno di questo Luogo della Cultura, potranno così conoscere le specificità delle singole realtà che distano pochi chilometri dalla Fortezza, stimolandone la conoscenza e il desiderio di visita. Un progetto di territorio che vuole raccogliere e illustrare, nel migliore dei modi e con l’utilizzo di nuove tecnologie, il territorio stesso, ognuno con le proprie caratteristiche più peculiari, in base alle volontà di valorizzazione delle singole amministrazioni che sottoscrivono il progetto.
Spazi saranno dedicati alla promozione enogastronomica del territorio, specificamente rivolta ai prodotti locali, mettendo in evidenza realtà produttive e della ristorazione del territorio che andranno messe in relazione con i percorsi cicloturistici intercomunali così da favorire la visita alle aziende da parte dei cicloturisti che attraversano il territorio.
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