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Il Comune di Palmanova chiede il trasferimento di proprietà dei Bastioni

Tellini e Martines: “Maggiore facilità di gestione e valorizzazione. Così possiamo incrementare l’offerta e l’attrattività turistica”

Il Comune di Palmanova chiede il trasferimento di proprietà dei Bastioni

Il Comune di Palmanova sta formalizzando la richiesta d’inserimento della cinta fortificata nell’elenco dei beni da trasferire al patrimonio del Comune per il tramite della Commissione Paritetica Stato-Regione. Il documento, rivolto al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ed al Segretariato Generale della Regione, passerà infatti all’approvazione nella prossima seduta del Consiglio Comunale.

Il Sindaco Giuseppe Tellini, assieme al vicesindaco con delega al patrimonio Francesco Martines, spiegano: “L’amministrazione comunale, dopo aver richiesto, nel 2014, il trasferimento del Museo Militare, iter che sembra ormai alle battute finali, ha deciso di richiedere il trasferimento, a titolo gratuito, di quest’importante area, dal 2017 Patrimonio Mondiale dell’Umanità, confermando la permanenza, fino a quando lo decideranno le autorità militari, del Centro Ippico Militare del Reggimento Genova Cavalleria nell’odierno sito all’interno dell’area dell’ex caserma Ederle”.

“L’avvio di questo iter ha avuto una preliminare e proficua interlocuzione con l’amministrazione militare regionale, tesa ad avviare la dismissione dagli usi militari della cinta bastionata. Avere la proprietà dei Bastioni, poter agire più velocemente, avere maggiore facilità in tutti quegli atti di gestione ordinaria e straordinaria dei beni e poterli valorizzare in ottica turistica per far crescere l’economia della città e del territorio. Obiettivo nel medio periodo, è quello di gestire in maniera unitaria Museo Militare e Bastioni per fornire un’offerta turistica degna di una città Unesco, la cui unicità è riconosciuta a livello mondiale”.

L’Amministrazione comunale di Palmanova, fin dal 2011, data della prima grande operazione di pulizia che ha coinvolto 4.000 volontari della Protezione Civile regionale, ha ritenuto che l’1 milione e 500 mila metri quadri del Parco storico dei Bastioni fossero un bene fondamentale per la crescita turistica della città.

Dopo una seconda operazione, nel 2014 con altri mille volontari, è stato firmato un accordo con la Regione, ora in fase di rinnovo, per la presenza ogni anno per tre mesi di 35 forestali, operai specializzati dipendenti del Servizio del territorio, Direzione centrale delle risorse agricole e forestali, grazie ai quale vengono realizzati ampi lavori di manutenzione. A questi operai, e all’istituzione al quale appartengono, nel 2021 è stata concessa la cittadinanza onoraria.

Nel frattempo è intervenuta la legge sulle città Unesco, voluta dall’assessore regionale Tiziana Gibelli, che assegna risorse, su base annuale, anche per sfalcio e opere di manutenzione del Parco Storico.

“Il riconoscimento Unesco, arrivato nel 2017, ha visto assegnare a Palmanova 10 milioni di risorse, da Stato (8 milioni) e Regione (2 milioni), di cui una parte riguardano progetti da realizzare sulle tre cinte bastionate contenute nel parco. Grazie a tutto questo i bastioni sono diventati un luogo dove si fa sport, si svolgono attività culturali e ludiche. Un’area sempre più frequentata da visitatori, confermandosi patrimonio del territorio e un bel biglietto da visita per la città. Il Comune di Palmanova lavora da anni su questi aspetti, sempre con l’autorizzazione delle autorità competenti, ma non avendo ancora il possesso diretto del bene, ancora iscritto nel patrimonio dello Stato”, concludono Sindaco e Vicesindaco.

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