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Una lapide lo ricorda in San Francesco

Marco d'Aviano e la battaglia di Vienna diventano un film versione testuale
Martinelli ha presentato il progetto in Consiglio regionale. Il primo ciack nell'agosto 2011. Riprese anche in Friuli. Si pensa a una versione sottotitolata in marilenghe
Nella foto: da sin. Andreucci, Martinelli, Ballaman.
Nella foto: da sin. Andreucci, Martinelli, Ballaman.
UDINE (5 maggio, ore 15.50) - Sarà ancora Renzo Martinelli, regista di «Porzus» e di «Vajont-La diga del disonore», a portare sul grande schermo Marco d'Aviano e la battaglia di Vienna, che nel settembre 1683 cambiò la storia e il destino dell'Europa grazie alla vittoria della Lega Santa sull'esercito ottomano.
Fonte: Arcidiocesi di Udine
Era stato proprio il frate cappuccino, su incarico di papa Innocenzo XI, a tessere una delicata azione diplomatica presso i potenti d'Europa che potesse ricreare la Lega Santa delle nazioni cristiane. E fu sempre Marco d'Aviano a celebrare la messa il giorno prima della battaglia nel campo militare allestito sul Kahlenberg, la collina che sovrasta Vienna, tenendo uno dei suoi più incisivi sermoni. Grazie alla sua arte diplomatica seppe creare quell'unità di comando e di azione tra gli eserciti della coalizione cristiana che permise di sbaragliare le truppe turche di gran lunga più numerose. E Vienna tributò al religioso i maggiori festeggiamenti. Le sue spoglie sono ancora oggi conservate nella Cripta dei Cappuccini di Vienna, nell'edificio che ospita la Cripta Imperiale.
L'opera cinematografica è stata presentata in Consiglio regionale dallo stesso regista al presidente Edouard Ballaman, che non ha nascosto grande soddisfazione per un progetto che ricostruirà una tappa fondamentale della storia d'Europa, ponendo al centro la figura di uomo del quale Ballaman ha particolare rispetto e stima.
Martinelli ha quindi fornito una serie di anticipazioni, a iniziare dal cast. Harvey Keitel, che ricordiamo in «Lezioni di piano», nel «Mercante di pietre» dello stesso Martinelli e in diversi film di Martin Scorsese, Ridley Scott e Quentin Tarantino, sarà Giovanni III Sobieski, re di Polonia. Murray Abraham, oscar come miglior attore in «Amadeus», interpreterà Abul, servitore turco al servizio della famiglia d'Aviano. Paul Sorvino, il Kissinger ne' «Gli intrighi di potere-Nixon» di Oliver Stone e attore che ha più volte lavorato con Scorsese e Warren Beatty, sarà padre Cosma, il frate che accompagnava padre Marco. Non è stato ancora deciso chi interpreterà Marco d'Aviano, al momento i due nomi più probabili sono Raoul Bova e Adrien Brody, oscar come miglior attore per «Il pianista».
Dopo sei anni costellati di difficoltà – ha dichiarato Martinelli che era accompagnato dal responsabile dell'organizzazione, Roberto Andreucci – siamo riusciti a mandare in porto questo progetto, al quale tenevo in modo particolare perché mi sento molto legato a questa regione dopo Porzus e Vajont. L'idea di «September eleven» (sarà questo il titolo del film) nasce dal libro «Il taumaturgo e l'imperatore» di Garlo Sgorlon, autore con il quale ho incrociato spesso i miei lavori. Gireremo in Friuli la vita di padre Marco, a Vienna la parte relativa al suo rapporto di confessore e consigliere di Leopoldo I al quale rimase legato fino alla sua morte, e in Polonia le scene di battaglia che trovano lì la miglior ambientazione.
«September eleven» sarà girato in inglese, per essere distribuito in tutto il mondo, sarà ovviamente doppiato in italiano e c'è l'idea di sottotitolarlo in friulano per la distribuzione relativa a parte della nostra regione. Sarà coprodotto da Rai Fiction, Rai Cinema e Ministero e tv polacca, il prossimo settembre sarà avviata la fase di pre-produzione, il primo ciack è previsto per agosto 2011, fine delle riprese a marzo 2012, nei primi mesi del 2013 l'uscita nelle sale cinematografiche. È prevista una versione home video e un adattamento in due puntate che verranno messe in onda in prima serata da Rai1.

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