Passa ai contenuti principali

Marisa De Filippi

Addio a Marisa De Filippi, per 42 anni aveva gestito il circolo dei reduci di Palmanova

Marisa De Filippi nel circolo palmarino che ha gestito fino al 2017

Aveva 82 anni, nel 2017 decise di chiudere il locale di riferimento delle associazioni ex combattentistiche

FRANCESCA ARTICO

PALMANOVA. Con la morte di Marisa De Filippi, Palmanova perde un pezzo della sua storia, di quella storia legata all’imprenditoria e al sociale per la quale era conosciuta nel secolo scorso. Aveva gestito per 42 anni il circolo Combattenti e Reduci di Palmanova. L’ultimo saluto nel Duomo di Palmanova, con le note del Coro degli Alpini, poi la tumulazione a Sottoselva. Era deceduta improvvisamente nella sua casa a Palmanova, mercoledì, lasciando parenti e amici nello sconforto.

Marisa De Filippi, 82 anni, era nata a San Giorgio di Nogaro il 22 marzo 1939. Nel 1962 aveva sposato l’imprenditore Dino Tellini, di Palmanova, molto conosciuto in Friuli e non solo in quanto titolare dell’omonima ditta di trasporto pubblico. Lei non ci mise molto a inserirsi benissimo nel contesto palmarino: estroversa, solare, e sempre disponibile verso gli altri, e ben presto si guadagna l’affetto di tutti. Dal suo matrimonio nascono tre figlie, Cristina, Daniela e Barbara, che le daranno sei nipoti e un pronipote.

Nel 1975, decide di dare una svolta alla sua vita andando a gestire il circolo Combattenti e Reduci, che tutti chiamavano bar, ma in realtà era “solo” un circolo a servizio prima dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, poi della sezione Ana di Palmanova, e infine della Federazione delle associazioni combattentistiche e d’arma di Palmanova che riuniva diverse organizzazioni legate a singole armi.


Commenti

Post popolari in questo blog

San Gregorio e Santa Giustina

Sfogliando un libro “Santi e Martiri nel Friuli e nella Venezia Giulia” – Edizioni Messaggero Padova ho scoperto o, forse riscoperto, alcune notizie storiche su Palma che non fanno parte della grande storia che sposta confini e rimaneggia popoli. Entrando neò Duomo adesso si notano di più le tombe, cioè le lapidi, riemerse coll’ultimo restauro del pavimento. Ai tempi in cui il riscaldamento non c’era, esistevano persone come l’Arciprete Mons. Piero Damiani che scoperse Barbarigo, o meglio il suo soggiorno a Palma e tentò di dare degna dimora al corpo santo di Giustina vergine e Martire. E’ bello notare che quei fatti lontani diedero occasione al Monsignore di abbellire il Duomo con novità. San Gregorio Barbarigo Vescovo (Venezia 16 settembre 1625 – Padova 18 giugno 1697) Sacerdote (1655) e dottore in diritto(1655, a Padova); vescovo di Bergamo(1657 – 1664) cardinale (1660); vescovo di Padova(1664 – 1697); beatificato da Clemente XIII il 21 settembre 1761; ...

Storia dell'Ospedale Civile, ricordi...a cura di Paola P. dell'A.C.O.S.

Mi permetto di pubblicare un articolo bellissimo, tra lo storico e il ricordo sentimentale/emotivo,  che ho trovato sfogliando "La Voce dell'ACOS un periodico dell'Associazione Cattolica Operatori Sanitari.  Questo articolo permetterà di ripassare la storia della sanità nella fortezza basata nei primi secoli sui lasciti testamentari di persone di varia provenienza ed estrazione. Consiglio di leggere altri articoli del periodico: dedicati al Natale, ai problemi dell'Europa, alla lettera di Papa Francesco per i giovani, addirittura c'è un articolo su un convegno tenutosi a Latisana sul Progetto Regionale Volontariato e Famiglia, non manca la ricetta)))