martedì 2 maggio 2023

Messaggero Veneto: Enzo Battilana

ALMANOVA. L’imprenditoria palmarina, con la morte di Enzo Battilana, per sessant’anni titolare del negozio di agraria, giardinaggio e acquariocultura di via Pasqualigo, perde uno dei suoi più significativi rappresentanti, oltre ad un uomo che amava incondizionatamente la sua città, Palmanova.

Enzo Battilana, che aveva 81 anni e lascia il figlio Roberto e la moglie Maria, è mancato all’ospedale di Palmanova dove era ricoverato da alcune settimane a causa di una malattia di cui soffriva da tempo.

Enzo proveniva da una delle famiglie più antiche di Palmanova: gli armaioli Mazzola di Brescia, insediatisi nella città stellata nel 1597, diventati poi agricoltori e gestori di una locanda, ma anche allevatori di bachi da seta e attività di filatura di lana, una professione che condizionò il suo cognome. Infatti dal soprannome di quelli che “battevano” la lana, diventarono Battilana, e questo restò nei documenti.

A tracciarne un ritratto è Roberto, l’unico figlio di Enzo. «Papà era una persona lungimirante – dice -: dopo aver frequentato la scuola di avviamento commerciale, a 16 anni, andò a lavorare come garzone dalla ditta Bruseschi, pur continuando a dare una mano al nonno nell’agricoltura visto che la famiglia aveva acquisito ampi appezzamenti di terra.

Dopo qualche anno, divenne rappresentante di articoli per l’agricoltura e nel 1963, decise di avviare una propria attività in via Paqualigo, in una stalla del 1600 di proprietà della famiglia nella zona del Foro Boario.

Sposò la mamma, dopo sette anni di fidanzamento, sono rimasti insieme fino a giovedì, quando dopo 57 anni di matrimonio, papà è mancato».

Roberto ricorda: «Amava dire che il negozio era lui e che se mancava la gente restava delusa: era una di quelle persone per le quali il lavoro era dignità.

Quando ero ragazzino – dice – andavo con la mamma in vacanza a Grado il mese di agosto e papà, in via del tutto eccezionale, chiudeva il pomeriggio e ci raggiungeva, altrimenti eravamo sempre aperti. Ha lavorato fino al 25 aprile, predisponendo gli ordini dall’ospedale e aggiornando la contabilità.

Per capire quello che era mio padre, basti pensare che aveva già avviato le procedure per la chiusura definitiva per il 30 luglio. Amava Palmanova e viveva la sua città della quale si sentiva parte integrante».

Enzo Battilana, era una persona di poche parole, ma era dotato di un fine umorismo. Da giovane aveva giocato a buoni livelli con il Palmanova Calcio, era stato un bravissimo giocatore di scacchi e di bridge tanto da disputare diversi tornei. È stato anche presidente dell’Acquariofila del Fvg.

«Che papà fosse molto amato lo abbiamo appurato ancora una volta dal fatto che alle esequie di sabato in Duomo a Palmanova – conclude Roberto –, c’era tantissima gente, per me anche sconosciuta che ha voluto salutare un’ultima volta mio padre».

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