domenica 26 aprile 2009

Parcheggi? Le auto dove le mettiamo?

FONTE
PALMANOVA Mentre si procede con il progetto di creare un marchio di tutela per la città
Dentro le mura si lavora al nuovo look
Hotel, studi professionali e abitazioni nei palazzi ora vuoti del centro storico
C’è il marchio per l’abito firmato, per l’automobile e per gli occhiali. E in Friuli, adesso, il brand si estende anche a un intero abitato, quello storico di Palmanova.
La città stellata, citata in tutti i libri di storia dell’arte per la sua singolarissima forma dall’alto, non vuole imitazioni né rischi di copia. Tanto che il municipio ha scelto di avviare l’iter per il particolare riconoscimento di tutela.
«Era tempo che si pensasse a una procedura del genere - dice l’assessore alla cultura Antonio Di Piazza -. Anche perché c’è già chi ha usato il logo che, naturalmente, sarà la sua pianta urbanistica, unica nel mondo».
Per diventare ancora più attraente e ospitare, la città ha scelto di rifarsi il look. Non si contano, infatti, i lavori di miglioria avviati o in fase di progettazione per il centro, sia di iniziativa pubblica che privata. Solo lo scorso anno si è tenuta la cerimonia del taglio del nastro per il nuovo complesso della case Ater, operazione edilizia che ha permesso di recuperare e riutilizzare in maniera ottimale una delle parti di Palmanova entro le mura.
Nella caserma Montesanto, che ospita anche sfilate per abiti da sposa, sono in corso, poi, lavori di miglioria per consentire di alloggiare temporaneamente la sede di Autovie Venete (ad esempio si sta mettendo a punto la sala caldaie). La caserma interna alle mura, nella parte est, oggi di proprietà del demanio, sta per essere ceduta al Comune per una buona parte.
«Una volta in possesso dell’immobile - spiega l’assessore lavori pubblici Francesco Donato - il Municipio potrà chiudere il circuito delle tre cerchie viarie interne e rendere percorribile completamente ad anello, su tre livelli, tutto il centro entro le mura. Per il circolo ippico gli spazi saranno mantenuti in un ambiente più contenuto».
Per le porte, come quella di Aquileia, restyling in corso. «È solo la prima parte di un progetto in due lotti - dice Donato -. Anche l’ingresso alla città vuole la sua parte».
Per l’accoglienza invece, è stato da poco inaugurato il nuovo albergo in centro. «Un altro hotel sarà realizzato da privati in quella che a Palmanova è conosciuta popolarmente come la “Casa della Grande Guardia”, oggi edificio diroccato che il Comune ha deciso di vendere».
Altri interventi sono previsti, sempre a cura di privati su edifici storici del centro: il Palazzo del Ragionato, ad esempio, oggi non utilizzato, si trasformerà in “casa delle professioni” con studi di architetti, ingegneri e altri professionisti. «Questo immobile è stato venduto dal Comune che, con parte del ricavato, va a sistemare uno dei più begli edifici della città, Palazzo Trevisan, già sede dell’ufficio turistico e del museo».
Pure la parrocchia partecipa alla rinascita di Palmanova, con la recente ristrutturazione del duomo e la messa in luce delle lastre tombali prima sepolte sotto il pavimento della navata.
Paola Treppo

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