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Controlli sull’A4, solo un Tir su due è in regola

Limiti di velocità: la polizia stradale utilizzerà auto civetta con agenti in borghese
di Martina Milia

Arrivano le auto civetta con agenti in borghese per controllare chi non rispetta il codice della strada lungo la A 4. E per i mezzi pesanti controlli a tappeto sulle condizioni dei camion: 32 giornate di verifiche, con la piattaforma Cmr, nei prossimi quattro mesi. Queste le novità emerse dal vertice tenutosi ieri a Palmanova tra Luciano D'Agata, dirigente della Polizia Stradale del Friuli Venezia Giulia, il presidente di Autovie Venete, Giorgio Santuz e il direttore operativo Enrico Razzini. Il tutto mentre la polizia stradale, a Venezia, controllava da cima a fondo 59 Tir. Quasi uno su due (il 44 per cento) non è risultato in regola.

I CONTROLLI Il blitz della stradale è scattato ieri mattina all'uscita di Venezia est ed altri sono attesi nelle prossime settimane anche a Trieste e Gorizia. Le pattuglie – una trentina gli uomini presenti tra agenti esperti nei controlli e agenti da formare – hanno verificato lo stato di 59 camion con l'ausilio del Centro Mobile di Revisione (una piattaforma in grado di verificare l'efficienza dei mezzi). Controllati anche gli autisti ma nessuno era sotto l'effetto di alcol o stupefacenti. Ben più preoccupante, invece, la condizione dei mezzi. Se 33 erano in regola (16 comunitari e 17 extracomunitari), gli altri 26 presentavano una o più irregolarità (di questi tre italiani, 10 comunitari e 13 extracomunitari).

LE SANZIONI Nel complesso la polizia stradale ha elevato 32 contravvenzioni e ben 9 per trasporto internazionale abusivo. Questo significa che i mezzi che viaggiavano in autostrada non avevano le autorizzazioni previste per legge per effettuare quei trasporti. La merce era la più diversa – dalla frutta ai mobili – ma in nessun caso illegale. Questa trasgressione viene puntita con 2065 euro di multa e tre mesi di fermo del mezzo. Tra le sanzioni più curiose – la maggioranza riguardava problemi meccanici – due (e quindi un numero contenuto) per mancato rispetto delle ore di guida. Da un'analisi del cronotachigrafo la stradale ha riscontrato il mancato inserimento o la manomissione della scheda che registra il tempo di percorrenza. In questo caso la multa varia da 700 a 1400 euro a cui si aggiunge la sospensione della patente.

CONTROMISURE Il controllo a tappeto di ieri sarà solo uno dei tanti nei prossimi mesi. Nell'incontro tra Autovie Venete e la Polizia stradale del Friuli Venezia Giulia sono state infatti concordate altre 32 giornate come quella di ieri dal primo ottobre a fine gennaio. «Non ci stancheremo mai di ripeterlo – ha affermato il presidente Santuz – ma nella attuale situazione, è indispensabile il rispetto rigoroso, e ripeto rigoroso, delle norme del Codice della Strada e l'adozione di un corretto stile di guida».

AUTO CIVETTA Tra le novità più interessanti i controlli in borghese. Sulla A 4 circolerà presto un'auto civetta con agenti in borghese che – grazie anche a sofisticate apparecchiature per rilevare le infrazioni – pizzicherà gli automobilisti e i camionisti indisciplinati. Si tratta di una misura complementare all'uso del sorpassometro, strumentazione che è stata appena collaudata e che entrerà in funzioni a giorni. La polizia stradale si doterà anche di computer per la lettura del tachigrafo digitale dei mezzi pesanti.

INTERMODALITA' Intanto ieri la giunta regionale, come annunciato nei giorni scorsi dall'assessore Riccardo Riccardi, ha stanziato 1,5 milioni di euro per trasferire 57 mila tir (dal 2009) su rotaia. Con un primo provvedimento saranno spostati container e casse mobili lungo le direttrici nazionali Trieste-Bologna, Trieste-Milano e Cervignano del Friuli-Pontelongo (Padova) ed internazionali, verso la Germania, Trieste-Monaco di Baviera e Trieste-Ulm, nel Baden-Wuerttenberg, tra Augsburg/Augusta e Stoccarda. "Su queste tratte sgraviamo le strade del Friuli Venezia Giulia di oltre 22 mila mezzi pesanti", ha spiegato Riccardi. «Spostiamo invece direttamente su appositi carri ferroviari più di 35 mila Tir turchi, dei circa 200 mila che annualmente sbarcano al porto di Trieste».
(26 settembre 2008)

Fonte:ilpiccolo.repubblica.it

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