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Progetto formativo SICURE

Medici: venerdì prossimo prende il via la fase residenziale del corso di formazione sulla gestione del rischio clinico con 3 mila professionisti coinvolti

In campo c'è la sicurezza dei pazienti e la gestione del rischio clinico: l'Ordine dei Medici di Udine avvia i motori per la fase conclusiva del progetto formativo “SiCure” (corso accreditato Ecm per l'aggiornamento), sulla gestione del rischio clinico, realizzato in partnership con tutte le Aziende Sanitarie ed ospedaliere della Provincia.

Sul nostro territorio sono coinvolti 3 mila professionisti circa fra medici e odontoiatri, mentre a livello nazionale 370 mila. Parte venerdì 12 settembre, nell'Azienda Santa Maria della Misericordia, la fase residenziale del corso di formazione a distanza “SìCure”, nella Clinica Pediatrica (dalle 15 alle 18), ubicazione che si ripeterà il 19 settembre. Il programma delle sedi del corso si alterna fra l'ospedale udinese, la sede udinese dell'Ordine dei Medici in via Diaz, e gli ospedali periferici. Il 13 settembre il corso si tiene all'Ordine, nella sala conferenze, dalle 10 alle 13, orario che si ripeterà fino al 4 ottobre quando gli incontri si terranno negli ospedali periferici: 20 settembre nella sala riunioni dell'ospedale di Tolmezzo; 27 settembre nell'ospedale Gemona del Friuli e centro polifunzionale di Latisana; 3 ottobre nella sala riunioni dell'Ospedale di San Daniele; 4 ottobre nella sala riunioni dell'ospedale di Palmanova. Si tratta del primo corso in Europa per numero di operatori sanitari coinvolti: la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, grazie al coordinamento del presidente udinese Luigi Conte, ha realizzato, con uno sforzo organizzativo notevole e in collaborazione con il Ministero della Salute e l'Ipasvi, questo progetto che, oltre ad essere usufruibile tramite il web, può essere utilizzato grazie a un volume di 120 pagine inviato a tutti i medici e odontoiatri. Per quanti hanno studiato e approfondito l'argomento lungo gli otto capitoli del volume è arrivato il momento della verifica con un questionario a cui si deve rispondere positivamente (almeno 60/80 quiz) per ottenere i 20 crediti Ecm. Considerato il tema fondamentale, si è voluto agevolare la maggiore diffusione possibile del progetto che, per questo, diventa itinerante al punto che il calendario degli appuntamenti prevede lo sbarco di “SìCure” in tutti gli ospedali della provincia in modo che le problematiche trattate siano fruibili anche da tutti i medici ospedalieri, i medici di famiglia di quel territorio e gli odontoiatri. Il progetto, ambizioso e impegnativo, vede coinvolti in prima persona il presidente Conte e numerosi consiglieri per ribadire una volta di più l'attenzione posta dall'Istituzione Ordinistica a questa questione sanitaria emergente. “Si riscontra – osserva Conte – un atteggiamento sbagliato verso gli errori commessi in sanità: c'è una cultura dell'identificazione del responsabile in modo che sia lui a pagare le conseguenze, e invece ci si deve impegnare affinché si eliminino le cause che provocano errori e anomalie”. In questo senso Conte chiede che avvenga un cambiamento complessivo della cultura dell'errore: “Molto spesso si registra anche un atteggiamento di difesa e anche l'organizzazione sanitaria stessa ricerca il colpevole in quanto è più facile agire in questo modo piuttosto che rivedere l'intero sistema e alcune criticità che potrebbero esserci al suo interno”. Le finalità del corso, che vogliono esser anche etiche, puntano a promuovere l'applicazione di una metodologia appropriata per identificare i rischi clinici, riconoscere e segnalare gli eventi avversi, analizzare le cause delle insufficienze attive e di quelle latenti; scegliere ed applicare interventi per la prevenzione dei rischi e la gestione degli eventi avversi e delle relative conseguenze. In ballo c'è anche la corretta comunicazione ai pazienti e ai familiari degli eventuali eventi avversi.

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