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Palmanova e l'A4

A4, grave un’altra bimba:
occhi puntati sui guard-rail

Viaggiava in un furgone uscito di strada a 2 chilometri dal punto in cui il giorno prima era morta la piccola Dominique
di Maddalena Rebecca

TRIESTE I tecnici di Autovie Venete l'hanno classificata come «strada dolce». Definizione rassicurante che si usa per indicare le zone ritenute sostanzialmente non rischiose per chi si mette alla guida. Eppure le cronache delle ultime ore sembrano dimostrare tutto il contrario. La carreggiata est dell'A4, nel tratto che precede il casello di Palmanova, pericolosa pare esserlo davvero.

Nel giro di 24 ore, la corsia che da Venezia conduce a Trieste è stata teatro di due incidenti gravi. Il primo è avvenuto domenica pomeriggio all'altezza dell'Outlet Village, nel comune di Aiello. Il secondo, appena due chilometri prima, si è verificato ieri mattina all'altezza di Bagnaria Arsa. Entrambi hanno coinvolto passeggeri giovanissimi: Dominique Franchi, 4 anni, morta a Cattinara otto ore dopo l'uscita di strada della Golf guidata dal nonno. E una bimba romena di cinque anni che appunto, ieri mattina, viaggiava assieme a sette adulti a bordo di un furgoncino Volkswagen con rimorchio al seguito, finito come la Golf nel fossato che costeggia l'autostrada. Le sue condizioni appaiono serie. Trasportata a bordo dell'elisoccorso inizialmente all'ospedale di Palmanova, la piccola è stata poi trasferita al nosocomio di Udine per ulteriori accertamenti.

Ma, oltre alla tenera età delle bimbe coinvolte, c'è un altro elemento che accomuna i due incidenti. Tanto nel Comune di Aiello quanto in quello di Bagnaria Arsa, la corsia di destra dell'A4 non è protetta dal guard-rail. Una scelta che non dipende da negligenza o incuria, ma è il risultato di una rigorosa osservanza delle norme che disciplinano gli interventi di sicurezza stradale. La legge infatti, spiegano i tecnici di Autovie Venete, non prevede l'obbligatorietà di utilizzare le barriere protettive nei tratti di «strada dolce».

Difficile ora dire se la presenza del guard-rail avrebbe potuto evitare la morte della piccola Dominique o scongiurare il ricovero della bimba romena. Nessuno, nè tra gli esperti di Autovie nè tra gli agenti della Polstrada, i primi ad intervenire sul luogo dei due incidenti, azzarda considerazioni di questo tipo. Ma è legittimo pensare che, forse, le barriere avrebbero potuto ridurre la velocità al momento dell'uscita di strada ed evitare quindi che l'auto e il furgoncino finissero nel canale.

Per questo c'è già chi spera che i due schianti ravvicinati avvenuti nel rettilineo che precede il casello di Palmanova, anzichè esser archiviati come incidenti di percorso, possano innescare un dibattito generale sulla sicurezza in A4, come già accaduto tre settimane fa dopo la tragedia di Cessalto. Per quell'episodio, costato la vita a sette persone travolte dalla folle corsa del tir polacco, tre referenti di Autovie Venete e cinque della Autotrasporti spa di Tombolo sono indagati con l'accusa di omicidio colposo dalla Procura di Treviso. Anche qui, sotto accusa la presunta inadeguatezza, e quindi l'inutilità dei guard-rail. L'iscrizione di dirigenti e quadri di Autovie, infatti, sarebbe collegata principalmente al tratto di barriera sequestrato dagli inquirenti. Una struttura che, secondo alcuni consulenti nominati dalla Procura, non sarebbe stata minimamente in grado di reggere l'urto del camion guidato dall'autotrasportatore polacco.

Adeguatezza o meno delle barriere protettive, resta il dramma di un'autostrada funestata da troppi incidenti. L'ultimo è avvenuto ieri mattina, attorno alle 10.30 a Bagnaria Arsa. In quel momento un furgoncino polacco Volkswagen con carrello tenda al traino è improvvisamente uscito dalla carreggiata, finendo nel fossato. All'origine dello schianto, secondo i primi rilievi, un malore o un attimo di distrazione del conducente, un cittadino originario della Romania, così come le altre sette persone a bordo, tutte praticamente illese ad eccezione della più piccola, la bimba di cinque anni ora in ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Udine.

Conseguenze lievi per gli adulti e drammatiche per la passeggera più fragile, anche nello schianto avvenuto appena ventiquattr'ore prima ad Aiello. A seguito dell'uscita di strada della macchina guidata dal nonno di 78 anni Paolo Murnig, la piccola Dominique, che viaggiava seduta sul seggiolino fissato al sedile posteriore della Golf. ha subito un violentissimo trauma toracico. Trauma provocato verosimilmente dal peso dell'auto che ha finito per ribaltarsi su se stessa e, forse dallo schiacciamento del tettuccio. Per lei, nonostante l'intervento tempestivo dell'elisoccorso e il trasferimento in emergenza a Cattinara, non c'è stato nulla da fare. La bimba è spirata attorno alle 21 nel reparto di rianimazione dell'ospedale triestino.

Fonte: ilpiccolo.repubblica.it

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